Gli ETF settoriali nel 2020: cosa sono e perché investire

Se l’idea di diversificare il proprio portafoglio di investimento, utilizzando particolari strumenti più trasversali, potesse diventare la soluzione strategica in questo 2020, allora è bene considerare gli ETF settoriali.
Facenti parte della famiglia degli ETF o Exchange Traded Fund, gli ETF settoriali, invece di basarsi su indici di specifici mercati, sono relazionati con gli indici di una categoria molto più ampia: la comunanza del settore merceologico.
Infatti, proprio perché considera fattori macroeconomici, questa categoria di ETF può risultare un’ottima alternativa d’investimento per provare a trarre profitto dal ciclo economico dei settori e dalle loro potenziali performance.
Indice:
Che cosa sono gli ETF settoriali?
Gli ETF settoriali rappresentano il tradizionale ETF che investe in uno specifico settore come potrebbe essere un ETF settore sanitario o un ETF settore tecnologico o, ancora, un ETF settore bancario.
Inoltre, è possibile che l’ETF settoriale venga combinato anche con una caratteristica geografica, rappresentando comunque realtà continentali o globali. Ne sono esempio, gli ETF settore bancario americano oppure ETF settore sanitario europeo e via dicendo.
In sostanza, la composizione del sottostante di un ETF settoriale, oggetto di studio per la valutazione dell’investimento, è formato da indici che comprendono tutte le società attive nello stesso settore o segmento di mercato.
Un’altra importante caratteristica per comprendere al meglio gli ETF settoriali, è la tipologia di classificazione settoriale, ossia gli schemi che vengono presi in considerazione dai fornitori degli indici.
In pratica, esistono più standard del settore finanziario per la definizione delle classificazioni settoriali e questo può creare confusione tra gli investitori nella scelta degli ETF.
La maggior parte degli ETF settoriali fanno comunque riferimento allo schema proposto dalla Global Industry Classification Standard (GICS) o dalla Industry Classification Benchmark (ICB). I due schemi sono simili tra loro, ma non identici.
Proprio per questo motivo e, soprattutto per gli investitori alle prime armi, potrebbe essere conveniente rivolgersi ad un professionista per una consulenza finanziaria mirata prima di procedere all’acquisto di un ETF settoriale.
Perché investire negli ETF di settore?
Gli ETF settoriali sono diventati molto popolari tra gli investitori, questo perché sono strumenti alternativi da possedere nel portafoglio sia in termini di copertura che di liquidità.
In generale, uno specifico ETF settoriale consente all’investitore di vivere un’esperienza diversa: un’esposizione istantanea ad un paniere di titoli di un settore industriale. In passato, invece, questa esposizione era possibile solo acquistando tanti ETF singoli delle società dello stesso settore.
Investendo negli ETF di settore, si seguirà un indice che opera nelle specifiche aree economiche che cambia in base a come le società appartenenti alla categoria affronteranno le simili opportunità e sfide di settore, entrambi a livello aggregato di sviluppo del ciclo economico.
Grazie a questa caratteristica, investire negli ETF settoriali produce nuove strategie di investimento, come la rotazione settoriale delle fasi del ciclo economico o come sovrappesare permanentemente quei settori che si ritengono di migliori performance nel lungo periodo.
Un altro aspetto interessante nello scegliere di investire negli ETF settoriali nel 2020 rispetto ad altri strumenti d’investimento simili, riguarda la sua indipendenza rispetto a legami bancari o con altri istituti finanziari.
Infatti, a differenza dei fondi comuni di investimento, un ETF negozia come un'azione ordinaria in borsa.
Non solo, gli ETF subiscono variazioni di prezzo nel corso della giornata quando vengono acquistati e venduti e possiedono generalmente una liquidità giornaliera più elevata e commissioni più basse rispetto alle quote dei fondi comuni, il che li rende un'alternativa interessante per i singoli investitori.
Basti pensare che con gli ETF, le commissioni non superano lo 0,5% contro le commissioni dei fondi comuni d'investimento che spesso arrivano anche al 2%.
Oltre al successo degli anni passati, con queste caratteristiche macroeconomiche, la strategia di investimento 2020 che dovrebbe considerare l’attuale emergenza sanitaria globale non dovrebbe escludere le potenzialità degli ETF settoriali.
I migliori ETF settoriali: come individuarli?
Riuscire ad individuare i migliori ETF settoriali è un procedimento molto complesso. In supporto, è bene considerare i seguenti punti focali.
Innanzitutto, le dinamiche globali che caratterizzano il momento in questione, come la guerra commerciale tra USA-Cina nel 2019 o la pandemia globale per l’emergenza sanitaria Covid-19 nel 2020, che preparano le condizioni di mercato finanziario a livello macroeconomico del settore.
Sotto un’ottica più tecnica, invece, l’investitore dovrebbe anche considerare il valore patrimoniale netto (NAV) dell’ETF da selezionare, oppure il suo rapporto tra il valore delle passività del fondo e il valore delle sue attività sottostanti, che dovrebbe essere vicino al suo prezzo di mercato.
Altri dettagli sono la capitalizzazione dell’ETF, l’indice di spesa, indicatori tecnici e rapporti degli analisti.
Inoltre, un aspetto rilevante per classificare il miglior ETF settoriale è l’analisi delle sue performance storiche, pur essendo consapevoli che la crescita passata non garantisce mai guadagni futuri.
Alcuni tra i migliori ETF settoriali 2020
- GDX - VanEck Vectors Gold Miners ETF del settore materials
Questo ETF offre agli investitori un'esposizione ad alcune delle più grandi società di estrazione dell'oro del mondo, offrendo così quella che può essere considerata un'esposizione "indiretta" ai prezzi dell'oro.
Poiché la redditività dei minatori di oro dipende dal prezzo di mercato prevalente per i beni che vendono, questi titoli mostreranno generalmente una forte correlazione con i movimenti dei prezzi dell'oro spot.
- VGT - Vanguard Information Technology ETF del settore technology
VGT traccia un ampio indice di aziende nel settore della tecnologia informatica nelle seguenti tre aree: software, consulenza e hardware. Di conseguenza, VGT traccia alcune delle società più cruciali nel settore tecnologico in una vasta gamma di livelli di capitalizzazione di mercato.
Questo fondo dedica la maggior parte delle sue attività a fondi di capitalizzazione di grandi dimensioni, risultando meno volatile rispetto ad alcuni prodotti nello spazio che si concentrano su società e tecnologie relativamente non provate.
- IBB - iShares Nasdaq Biotechnology ETF del settore healthcare
Questo ETF offre esposizione al sottosettore delle biotecnologie del settore sanitario, offrendo accesso ad un gruppo di titoli che possono prosperare su scoperte tecnologiche e maggiori investimenti nei processi medici. IBB si concentra principalmente sui titoli statunitensi e lancia una rete considerevolmente più ampia rispetto alle altre opzioni ETF per l'esposizione allo spazio, investendo in oltre 100 titoli.
Tale caratteristica può essere particolarmente importante nello spazio delle biotecnologie, dove gli sviluppi specifici dell'azienda possono far salire vertiginosamente un singolo titolo.
Conclusione
Gli ETF settoriali sono l’alternativa trasversale perfetta per l’investitore che intende vivere esperienze con vedute più estese. L’acquisto di un ETF settoriale, infatti, rappresenta un paniere di titoli dell’industria di riferimento.
Proprio per questa estensione, la scelta dell’ETF settoriale da acquistare diventa un’azione che comporta una serie di analisi tecniche, ma anche di competenze specifiche.
In questo senso, la consulenza finanziaria può essere il metodo ottimale per chiarire tutti i dubbi, in grado di guidare l’investitore verso la scelta del migliore ETF settoriale, in sintonia con le sue credenze di mercato a livello macroeconomico. Richiedi la consulenza ai nostri professionisti!
Articolo del: