Analizzare le informazioni finanziarie mette al riparo dal timore delle oscillazioni dei titoli


L’informazione giornaliera non contestualizzata può far perdere opportunità di guadagno
Analizzare le informazioni finanziarie mette al riparo dal timore delle oscillazioni dei titoli

Notizia: “Alla vigilia di un 2019 di possibile ripresa dei listini emergenti, le dimissioni del governatore della Banca Centrale Indiana mettono in crisi uno dei colossi del settore”.

 

I mercati continuano ad oscillare fisiologicamente tra l’ansia e lo spavento di molti Risparmiatori che, senza metodo, guardano continuamente le loro posizioni di investimento e le collegano ai titoli dei giornali senza approfondirne le cause e gli impatti reali sui portafogli nel lungo termine.

 

La diversificazione che dovrebbe essere, per tutti, il faro da seguire in una pianificazione efficiente, viene, spesso, stravolta a seguito delle notizie che quotidianamente vengono diffuse. Per chi ha investito consapevolmente sullo sviluppo dell’India (così come delle Cina o di altri Paesi o Settori), la notizia delle dimissioni del Governatore della Banca Centrale Indiana, e il conseguente crollo delle quotazioni, potrebbero essere un’occasione di acquisto in quanto, non per questo, si ferma lo sviluppo del Paese che, peraltro, richiede anni per fare dei passi avanti.

 

Ho scelto questa notizia perché il crollo delle quotazioni è significativo, ma non diverso da tutte le oscillazioni, positive o negative, che seguono l’informazione giornaliera senza un’analisi completa della circostanza.

Informazione, che spesso, dopo qualche mese, viene dimenticata e superata dal riallinearsi delle quotazioni del mercato di riferimento.

 

Spero che chi punta sullo sviluppo dell’India non venda oggi per paura, forse fondata, che le quotazioni del mercato indiano, azionario/obbligazionario, possano, nel breve termine, stornare ulteriormente.

 

Potrebbe essere un buon esercizio prendere nota delle quotazioni attuali dei mercati su cui si investe: se vi dicessero che tra un anno il mercato potrebbe mettere a segno un incremento del 10% rispetto alle quotazioni attuali, passando però per una oscillazione negativa del 30%, proseguireste nel vostro investimento o vendereste tutto, subito, convinti di poter ricomprare nel punto più basso?

 

La pianificazione finanziaria non dovrebbe cercare di prevedere un imperscrutabile futuro, ma cogliere le opportunità di acquisto o di vendita man mano che si presentano lasciando invariato il capitale destinato agli obiettivi finali.

Se si desidera investire 100, sarebbe buona norma lasciare una quota di riserva in funzione dell’orizzonte temporale prestabilito.

Quando si mette a segno una performance soddisfacente si dovrebbe consolidare il guadagno, o vendendolo o consolidandolo su asset meno rischioso (con minore oscillazione).

Quando i mercati stornano, potrebbe essere opportuno incrementarli.

 

La pratica dimostra che mentre si è disponibile a vendere indipendentemente dall’analisi dei fondamentali, e, a volte, con guadagni minimi, non si è altrettanto propensi a comprare quando i mercati stornano, perdendo così le opportunità per la preparazione del portafoglio per i futuri rimbalzi.

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di Guglielmina Bruni

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