Adozione internazionale per single: il divieto è stato eliminato

Il 21 marzo 2025, la Corte Costituzionale, con la storica sentenza n. 33/2025 (www.cortecostituzionale.it), ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 29-bis, comma 1, della legge 184 del 1983 che impediva l’adozione internazionale per single, negando loro la possibilità di adottare un minore straniero.
Nuove opportunità per i single
La decisione apre certamente nuove opportunità per le persone singole che desiderano avviare un percorso di adozione internazionale e verosimilmente contribuirà a ridurre il numero di minori in attesa di adozione internazionale, anche se è necessario considerare la legislazioni dei vari Paesi esteri, molti dei quali non ammettono l’adozione ai single.
I requisiti per l’adozione rimangono invariati
Naturalmente l’aspirante genitore, al pari delle coppie richiedenti l’adozione internazionale, dovrà essere effettivamente idoneo a garantire al minore l’educazione, l’istruzione, il mantenimento e l’affettività.
Un passo avanti nell’evoluzione del diritto di famiglia
La sentenza della Corte Costituzionale, a nostro avviso, prosegue il lodevole cammino di allineamento del diritto con l’evoluzione della società, dei costumi e quindi del concetto di famiglia avviato dall’Italia (solo) nel primo decennio di questo secolo, grazie, anche, al contributo della giurisprudenza della Corte dei Diritti dell’Uomo (ed alle condanne subite dall’Italia).
Il disallineamento tra società e diritto di famiglia
In merito al disallineamento esistente tra la società ed il diritto di famiglia e minorile, non possiamo non ricordare che la parificazione dei figli nati all’interno del matrimonio con quelli nati al di fuori del vincolo coniugale è avvenuta (solo) nel 2012 con la legge 10 dicembre 2012, n. 219 e completata sotto il profilo processuale oltre 10 anni dopo con la recente Riforma Cartabia che ha introdotto, a partire dal 28 febbraio 2023, il rito unitario della famiglia.
Verso una concezione più inclusiva di famiglia
Con la sentenza della Corte Costituzionale che apre le porte all’adozione internazionale ai single, l’Italia si avvicina ad una concezione di famiglia più inclusiva e aperta, in linea appunto con l’evoluzione della società e dei bisogni dei suoi componenti.
Chi riguarda la sentenza?
È bene precisare che la sentenza riguarda solo le persone che hanno lo stato civile libero, non anche chi è parte dell’unione civile (in quanto non rientrante nel perimetro del giudizio nel quale è stata emessa la sentenza).
Cosa stabilisce la sentenza della Corte Costituzionale?
Che l’esclusione delle persone singole dall’adozione di minori stranieri viola il principio di uguaglianza e il diritto alla famiglia protetto dalla Costituzione. Inoltre che il benessere del minore, deve essere prioritario e la presenza di una figura genitoriale idonea non dipende dalla condizione coniugale o dalla tradizionale struttura familiare.
La Consulta ha ritenuto che tale esclusione fosse in contrasto con gli articoli 2 e 117 della Costituzione e anche in relazione all’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Cambia l’iter per l’adozione internazionale?
I presupposti dell’adozione internazionale ed il procedimento non cambiano, infatti le regole previste per coloro che chiedono di adottare un bambino straniero restano ferme, il solo cambiamento è che i richiedenti potranno anche essere persone (indifferentemente donne o uomini) di stato libero.
Dunque, i single che proporranno l’istanza di adozione internazionale saranno sottoposti alle medesime valutazioni previste per le coppie.
Quando sarà possibile per i single adottare?
I single potranno formulare l’istanza di adozione internazionale subito dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della sentenza della Corte Costituzionale.
(Corte Costituzionale 21 marzo 2025 - Sentenza n. 33/2025)
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