Prima della separazione: insieme ma lontani


Descrizione della fase che precede la decisione di separazione nella coppia.
Prima della separazione: insieme ma lontani

La separazione nella relazione di una coppia non arriva mai da un giorno all’altro come un fulmine a ciel sereno. Nell’ottica della prevenzione, affinché una coppia sappia riprendere il suo percorso insieme o sappia lasciarsi in maniera serena, sarebbe importante poter vedere con obiettività la ì.  

La possiamo chiamare “Insieme ma lontani”, la fase dell’alienazione, della distanza dall’altro, del sentirlo lontano ed estraneo da sé. Prima ancora c’è la delusione, la frustrazione di essersi illusi che la persona scelta era quella con cui affrontare la vita nella gioia e nel dolore con tutta la forza del completarsi a vicenda. La favola del “vissero felici e contenti” che sembra infrangersi sugli scogli del “non è come immaginavo io…”

Dentro di noi scatta allora quella rivalsa per cui all’interno della relazione voglio recuperare la mia autonomia, la mia libertà e i miei spazi. Voglio ritrovare ciò che ho lasciato per amore, ciò che mi ridona la speranza di poter vivere senza l’altro e di potercela fare comunque.

Una sorta di “botta di orgoglio” che si concretizza in maniera personale nelle modalità più strane: c’è chi si getta nel lavoro, chi si dedica a mille cose contemporaneamente, chi riscopre i vecchi amici o l’amore per uno sport. Qualunque cosa faccia sentire l’energia vitale in maniera individuale perché la presenza dell’altro rimanda  la delusione dell’errore e del fallimento di una scelta o di un’evoluzione. Se in questa fase si affaccia un terzo elemento trova la porta aperta.

Più è ampia la delusione, più è profonda la frustrazione e più si struttura la convinzione che la vita poteva essere diversa se avessi aperto gli occhi prima, se avessi visto con gli occhi della ragione anziché con il cuore, così l’insofferenza prevale e guadagna spazio.

Se qualcuno parla di “perdono” lo sguardo è solo su se stessi per aver sbagliato la valutazione del partner. L’altro diventa colui che non cambierà mai e guarda caso si incontrano amici e parenti che confermano lo stesso tipo di sguardo.

Quanto dura questa fase? Ci sono coppie che possono restare così per anni trovando mille espedienti per rimanere nel precario equilibrio che permette di convivere magari in nome del  “buon senso”.

Potrà sembrare incredibile eppure è proprio in questo momento della vita di coppia che tutto è possibile se si interviene prima del punto di non ritorno.

E’ il momento in cui posso scegliere se far vincere l’ego, ossia il  “desiderio/bisogno di amare e essere amato come dico io” o la mia dimensione più alta, quella capace di comunicare le ragioni del proprio isolamento nonché la delusione del sogno infranto. Si potrebbe avere la grande sorpresa di ritrovare la verità dell’altro con il desiderio di costruire una vera relazione, dove l’adulto incontra l’adulto per rinegoziare in maniera sana ciò che inquinava, oppure ci si può guardare con serenità e accorgersi che l’innamoramento era pieno di proiezioni reciproche provenienti dal passato di ciascuno e il “noi” è completamente vuoto. Tutto questo prima che risentimento e rancore, pretese e rivendicazioni devastino il terreno comune del vivere insieme.

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di Brunella Libutti

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