Parchi e giardini di interesse storico


I giardini storici sono opere d’arte che appartengono al passato, ma devono vivere nel presente
Parchi e giardini di interesse storico

Per un paese ricco di storia e di arte come il nostro, è di vitale importanza conservare in modo razionale il patrimonio costituito dai parchi e giardini d’interesse storico in quanto rappresentano una testimonianza irrinunciabile della nostra cultura, della nostra storia, della nostra vita; così come si tutelano opere di interesse storico e culturale, nei vari campi dell’arte, così vanno salvaguardati i parchi ed i giardini storici, vere e proprie opere d’arte viventi. Grazie proprio alla crescente consapevolezza di quanto sia importante la conservazione di questo nostro patrimonio storico-culturale è stato condotto dalla Provincia di Modena uno studio che ha avuto come obiettivo proprio quello di iniziare un processo atto alla conoscenza e alla individuazione dei parchi e giardini d’interesse storico del modenese. Il primo passo da compiere è certamente l’appropriazione a livello conoscitivo del verde storico. Un mezzo che consente di raggiungere tale scopo è sicuramente la schedatura o la catalogazione dei parchi e giardini storici esistenti e scomparsi. Come per gli altri beni culturali la conoscenza anche solo dell’esistenza del bene costituisce il pilastro principale per la protezione e quindi la tutela e la conservazione. E’ stato, quindi, svolto uno studio di valenza provinciale che ha riguardato il censimento e l’analisi dei parchi e i giardini d’interesse storico con la relativa verifica delle diverse forme di tutela. Tale studio è inserito all’interno del Quadro Conoscitivo del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Modena del 2009 (Allegato 5).

Come base sono stati presi in considerazione i dati forniti dai singoli comuni, integrati con quelli disponibili presso gli uffici della Provincia di Modena, nonché dalle informazioni recuperate durante l’approfondita ricerca storica. Dopo di che è stato adottato un criterio di lavoro che spazia da metodologie di ricerca e analisi in studio a metodologie operative adottate in diversi paesi europei; esperienze queste calate poi nella realtà italiana e arricchite da metodiche anche di tipo archeologico. Ciò ha consentito di sviluppare un approccio metodologico al “verde storico” originale ma soprattutto scientifico che ha consentito di giungere alla redazione dell’Atlante dei parchi e giardini d’interesse storici.

Nel complesso sono stati censiti, analizzati e verificati oltre 450 parchi e giardini; di questi 198 sono stati considerati di interesse solo parziale o locale, mentre 132 sono stati riconosciuti come siti di interesse; di questi ultimi circa 40 sono risultati di particolare pregio. Lo studio ha inoltre permesso di approfondire aspetti patrimoniali e normativi, relativi alla proprietà, ai vincoli e alle norme di tutela e salvaguardia già previste.

Come riportato dalla Carta di Firenze (1981), i giardini e i parchi non sono mai opere complete e perfette, in quanto le piante crescono e si sviluppano, così come deperiscono e muoiono; hanno continuamente bisogno di interventi di sistemazione, sostituzione, rinnovo, ecc... Questi siti storici, quindi, non solo sono un oggetto architettonico, ma sono anche e soprattutto un insieme di piante che hanno una propria vita che interagisce con il clima, il luogo e le persone che lo fruiscono. L’unico modo per conservare questo irrinunciabile patrimonio della nostra cultura è quello di riuscire a gestire questi cambiamenti attraverso una oculata politica d’interventi di conservazione, cioè corretto piano di gestione, basata su una approfondita conoscenza del luogo. I parchi ed i giardini storici sono beni diffusi e come tali richiedono una tutela diffusa. I parchi ed i giardini storici sono, come più volte ribadito, opere d’arte polimateriche, dove avviene la fusione di natura e artificio, di materiali organici ed inorganici, viventi e non, il tutto progettato dall’uomo; essi costituiscono un unicum limitato, irripetibile, peribile, con un proprio processo di sviluppo, una propria storia che riflette la società e la cultura che li hanno generati, realizzati e fruiti. Il riconoscimento, quindi, del loro valore storico comporta la necessità di salvaguardare questo valore una volta identificato. Si tratta di un unico processo che parte dall’identificazione, passa attraverso la conoscenza e termina nella conservazione del bene.

I parchi e i giardini storici sono opere d’arte che appartengono al passato, ma che devono vivere nel futuro.

 

Lo studio e le schede dei parchi e giardini d’interesse storico, unitamente a uno studio sui parchi urbani, sono stati inseriti all’interno della pubblicazione della Provincia di Modena, curata da Andrea Di Paolo e Giuseppe Ponz de Leon, “Giardini storici e parchi urbani. Un patrimonio da conoscere, tutelare e frequentare”, scaricabile gratuitamente dal sito della Provincia di Modena al link:

http://www.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=7&IDSezione=2453&ID=70795

 

 

Articolo del:


di Dott. Agr. Andrea Di Paolo

L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse