Ritardato trasloco della linea, un disservizio telefonico frequente


Ecco cosa fare in caso di mancato o ritardato trasloco dell'utenza telefonica. Quali sono i diritti del consumatore? Scopriamolo insieme
Ritardato trasloco della linea, un disservizio telefonico frequente

Un disservizio telefonico che si verifica molto frequentemente riguarda i tempi di attuazione del trasloco della linea telefonica che viene chiesto quando la linea fissa o dati deve essere portata dalla vecchia alla nuova abitazione, per poter conservare lo stesso numero di utenza e anche le stesse condizioni commerciali.

I gestori telefonici con le condizioni contrattuali, si impegnano a eseguire il trasloco entro tempi che possono variare da un operatore all’altro, Tim ad esempio si impegna ad eseguire tale operazione in dieci giorni.

Spesse volte, però, è accaduto che il trasloco sia stato attuato dopo molti mesi, oltre i tempi previsti e comunicati dal gestore telefonico ed in alcune occasioni è anche capitato che il trasloco non sia stato effettuato e i malcapitati utenti, dopo aver atteso tanto tempo, abbiano addirittura perso il numero di telefono e siano stati costretti ad attivare una nuova linea.

Questa tipologia di disservizio telefonico, purtroppo si verifica sempre più spesso e dà origine a numerose controversie telefoniche presso i Corecom di tutta Italia. Gli utenti, disperati, non sanno come comportarsi anche perché, quando si rivolgono al call-center, ricevono indicazioni che nella maggior parte dei casi non sono di alcuna utilità.

Cosa fare in caso di trasloco non evaso o eseguito oltre i tempi previsti?

Ecco alcuni consigli utili.

  1. Segnalare il problema con reclami scritti (fax, email, pec, raccomandata con ricevuta di ritorno ecc).

  2.  Conservare copia della richiesta di trasloco per impedire al gestore di negare la ricezione della stessa.

  3. Non inviare la disdetta, salvo che il gestore telefonico (tim, Fastweb, WindTre ecc) non attesti per iscritto che il trasloco non possa essere eseguito a causa di difficoltà tecniche, che dovranno essere comunque descritte in maniera particolareggiata.

Quali sono i diritti dell’utente?

Quando l’utente avrà agito così come sopra suggerito, se il gestore telefonico non attuerà il trasloco, o se non lo farà nei tempi previsti dal contratto, questi avrà diritto:

  • alla restituzione della somma pagata al gestore telefonico a titolo di contributo per traslocare la propria utenza telefonica;

  • al rimborso degli importi fatturati e pagati durante il periodo di mancata fruizione dei servizi, o alla cancellazione della morosità (storno delle fatture) se non ha pagato.

  • alla corresponsione da parte del gestore telefonico di un indennizzo che ovviamente sarà più alto, quanto più lungo sarà il disservizio telefonico.

Precisazioni

Le società telefoniche difficilmente riconoscono motu proprio, ossia automaticamente quanto dovuto ed anzi accade molto spesso che neghino di dover corrispondere un indennizzo, motivo per cui le controversie telefoniche originate da questo disservizio sono numerosissime.

Per non riconoscere quanto dovuto, sostengono di aver incontrato non meglio specificate difficoltà tecniche che hanno ritardato o reso impossibile il trasloco dell’utenza telefonica e rifiutano finanche la restituzione degli importi incassati per fatture non dovute.

L’assistenza di un legale, in questi casi, è fondamentale per la tutela dei diritti dell’utente, non solo per ricevere gli indennizzi per il ritardo subito, ma in alcuni casi anche per sbloccare la pratica del trasloco della linea.

I gestori telefonici, infatti, si avvalgono dell’apporto di avvocati specializzati nel settore della telefonia e spesso gli utenti, nonostante i danni subiti, non riescono a ottenere quanto dovuto senza l’assistenza di professionisti altamente qualificati.

Il nostro studio, negli anni, ha aiutato moltissimi utenti disperati che non riuscivano a traslocare la propria utenza telefonica. Gli utenti, non sempre sanno di essere tenuti a pagare soltanto le somme fatturate nel periodo entro il quale sarebbe dovuto avvenire il trasloco dell’utenza, ma nel caso in cui lo stesso non venga eseguito, nulla dovrà essere corrispostoIl gestore telefonico, infatti, dovrà restituire tutti gli importi eventualmente incassati successivamente alla richiesta di trasloco, o stornare eventuali morosità con ritiro di eventuali pratiche di recupero credito a sue spese.

In alcuni casi si è riusciti a ottenere sia il trasloco della linea telefonica, sia il rimborso di fatture pagate e non dovute nonché il riconoscimento di un giusto indennizzo. In altri casi i gestori sono stati costretti a comunicare di non essere in grado di traslocare la linea, con la conseguente restituzione degli importi fatturati durante il periodo di attesa e la corresponsione degli indennizzi previsti. Tanti sono gli scenari che si possono verificare, che solo un legale pratico del settore può affrontare nel modo giusto.

Conclusioni

Per ottenere l’indennizzo previsto per legge dunque è necessario:

  • effettuare i reclami, conservandosi la prova della ricezione da parte del gestore;

  • rivolgersi al Corecom competente per territorio, preferibilmente con l'ausilio di un avvocato esperto,che saprà correttamente quantificare l’indennizzo, per il tentativo obbligatorio di conciliazione.

Si precisa che, nel caso in cui il tentativo di conciliazione dovesse fallire, nulla è perduto in quanto si potrà presentare un’ulteriore istanza (di definizione) sempre al Corecom competente per territorio o si potrà valutare di adire la giustizia ordinaria (Giudice di pace o Tribunale) al fine di ottenere oltre agli indennizzi previsti per legge anche il risarcimento dei danni.

 

Nel caso in cui anche tu abbia avuto, o abbia tuttora problemi con la tua compagnia telefonica non esitare a contattare gli Avv.ti Simona Briante e Onofrio Castiglia, due professionisti altamente qualificati per quanto riguarda le controversie telefoniche e che faranno valere i tuoi diritti di consumatore.

Per esporre il tuo problema scrivi pure alle email: avvcastiglia@tiscali.it oppure avv.briantesimona@gmail.com. In alternativa puoi inviarci un whatsapp al numero 3343252264. 

Prestiamo la nostra assistenza agli utenti di tutta Italia!

La consulenza è gratuita e anche nel caso avessi bisogno di assistenza per difenderti dal cattivo operato del tuo gestore telefonico non ci metterai un euro di tasca tua. Sarà la compagnia a dover pagare, all’esito del nostro intervento, per tutti i disagi e i danni causati.

Articolo del:


di Avv. Simona Briante

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