Come definire i propri obiettivi
Oggigiorno è diventata una bellissima moda quella di programmare e definire i propri obiettivi. Ma esistono delle caratteristiche che rendono l'obiettivo più o meno raggiungibile perché sin dalla stesura dello stesso non lo esprimiamo nella maniera adeguata e quindi non riusciamo a raggiungerlo, non comprendendo le ragioni che lo vedono fuggire via. Qui di seguito vi propongo 10 caratteristiche per definire i propri obiettivi in maniera efficace.
1- Specifico, definito e misurabile
Il primo ostacolo a cui molte persone vanno incontro e il modo di generalizzare i propri obiettivi. Frasi del tipo “voglio fare carriera”, “mi piacerebbe migliorare”, “il mio obiettivo è guadagnare di più” non significano nulla per la nostra mente, perché sono troppo generiche e non conducono a niente. Sarebbe come dire “voglio andare in vacanza” rispetto a “la prossima estate voglio andare in vacanza alle Hawaii, in un hotel a 5 stelle, per una settimana e insieme a mia moglie/marito”.
Nel secondo esempio la nostra mente è stata costretta a focalizzarsi su qualcosa di ben preciso e definito al contrario la prima richiesta è assolutamente generale. Inoltre più è specifico lʼobiettivo più il nostro sistema di attivazione reticolare, cioè il meccanismo selettivo del nostro cervello che determina ciò che notiamo e a cui prestiamo attenzione, sarà indirizzato a visualizzare il tuo obiettivo.
Ti è mai capitato di voler cambiare automobile e decidere di comprare un determinato modello di un certo colore e, da quel momento in poi, iniziare a notare quellʼauto ovunque? Ovviamente quelle automobili cʼerano anche il giorno prima, ma adesso che il tuo cervello si è attivato mettendo a fuoco ciò che desideri, adesso centinaia di autovetture hanno attirato la tua attenzione, come se risaltassero su tutte le altre. Quando il nostro cervello è attivato su quello su cui ci siamo focalizzati, aumenta la nostra consapevolezza e la nostra concentrazione, permettendoci di notare prima e meglio tutto ciò che in qualche modo ad esso è collegato. Quindi quando ti poni un obiettivo sii preciso! Cosa vuoi fare, essere, avere precisamente? Come? Quando? Per quanto tempo? Dove? Con chi? Lʼobiettivo deve essere il più misurabile possibile, tale da poter avere sempre un riferimento numerico dei tuoi progressi e di quanto ti manca per raggiungere il tuo scopo.
“Niente può aggiungere maggiore potere alla tua vita
di concentrare tutte le tue energie su obiettivi stabiliti” Nido Qubein
2 - Con una scadenza
Se la prima caratteristica di un obiettivo è quello di essere misurabile, ovviamente deve esserlo anche nel tempo. Entro quando sei impegnato ad ottenere quel risultato? Naturalmente quando abbiamo delle scadenze agiamo in maniera diversa rispetto a quando non ne abbiamo. Definisci con precisione i tempi entro i quali vuoi raggiungere la tua meta e tutte le scadenze degli eventuali microobiettivi intermedi.
3 - Espresso in positivo
Altro aspetto fondamentale è come viene espresso il desiderio, quindi non dirò: “non voglio più pesare cento chili”, ma piuttosto :“voglio pesare settanta chili”; non dirò “non voglio andare nel panico quando invito una ragazza”, ma piuttosto “voglio essere tranquillo e disinvolto quando invito una ragazza”. Ricordiamoci che la nostra mente non conosce il “non”, quindi tutto ciò che dici di “non” volere, viene invece visualizzato e acquista potere.
4 - Fattibile
È consuetudine delle persone porsi degli obiettivi irrealizzabili. Esiste una enorme differenza tra pensare in grande, spingersi oltre le nostre paure e i limiti mentali, e stabilire obiettivi che siano semplici utopie. Se la mente non considera possibile il raggiungimento di un certo traguardo non si focalizzerà mai a suo favore, ma, anzi, creerà costanti sabotaggi. Inoltre, non appena si presenteranno le prime difficoltà e ci si rende conto che lʼobiettivo è irrealizzabile, si abbandonerà la strada.
Quello che ci distingue è la nostra tipica mentalità occidentale che tende a voler ottenere tutto e subito, dall’altro lato la scarsa attitudine a guardare un po’ più in là del proprio naso. Per esempio non consideriamo che in cinque anni si possono realizzare grandissime cose, mantenendo un po’ di costanza e lungimiranza. Cinque anni sono unʼinfinità di tempo se sfruttati bene. Quindi essere realisti è una peculiarità fondamentale per costruire con successo un proprio obiettivo e far si che sia raggiungibile.
5 - Motivante
Un buon obiettivo deve essere un giusto equilibrio tra la realizzabilità e lo stimolo positivo che ci dà la spinta di superare i nostri limiti e ci spinge a dare il massimo di noi. Deve essere carico di forti emozioni positive legate al pensiero di raggiungerlo e di conseguenza di sensazioni davvero sgradevoli al solo pensiero di fallire. Quindi piacere e dolore sono le forze che ci spingono all’azione e che sono alla base della nostra motivazione. Perciò deve avere delle ragioni per le quali valga la pena impegnarsi. Lʼobiettivo deve essere eccitante e stimolante, impedirci di cadere nella trappola della procrastinazione; quindi bisogna cercare mete entusiasmanti, che ci facciano provare un forte desiderio, che ti facciano provare emozioni forti, che ti tengano sveglio la notte!
6 - Espresso in forma scritta
È indubbiamente impegnativo riuscire a scrivere i nostri pensieri piuttosto che dirli solamente. “Verba volant scripta manent” dicevano i latini e tutti siamo consapevoli che di certo i pensieri e le parole tendono a sparire dalla nostra memoria o almeno a cambiare nel corso del tempo. Scrivere i nostri obiettivi ci permette di fissarli e nel farlo prendiamo un impegno psicologico con noi stessi ma, soprattutto, ci fa fare il primo passo verso la meta prefissata. Ci mette in condizione di stabilire priorità, scadenze, di verificare eventuali contrasti tra attività relative allʼobiettivo e di monitorarne l’andamento. Sicuramente, se non riusciamo neanche a mettere i nostri obiettivi su un foglio di carta e pianificarli, non sarà facile riuscire a trasformarli in qualcosa di reale.
7 - Non in contrasto con i propri valori
I nostri valori sono le sensazioni che più vorremmo vivere nella nostra vita e se gli obiettivi vanno in conflitto con essi, sono destinati a fallire, perché faremo qualcosa che ci provocherà una sensazione di malessere nel profondo. Quando obiettivi e valori sono in sinergia, si crea un flusso che ci fa muovere armonicamente verso la realizzazione dei nostri desideri. Al contrario, quando agiamo contro i nostri valori, creiamo resistenze, autosabotaggi e, nel caso raggiungiamo la nostra meta verremo sopraffatti da una sensazione di rimorso e senso di colpa.
8 - Immaginabile
“Qualsiasi cosa la mente di un uomo possa concepire o credere, la potrà raggiungere”, diceva Napoleon Hill e ogni cosa che è stata creata dallʼuomo è stata prima immaginata dalla mente dellʼuomo stesso. Se i nostri obiettivi saranno concreti, specifici e realizzabili, allora saranno immaginabili. La nostra mente necessita di vedere dove sta andando e anzi, ogni volta che lo fa con chiarezza ha più possibilità di raggiungere la meta desiderata.
“Lʼimmaginazione è più importante della conoscenza” diceva Albert Einstein
9 - Condivisibile con gli altri
Diverse sono le opinioni a riguardo. Cʼè chi sostiene che far sapere dei propri obiettivi a tutti, in ogni situazione, è necessario per costringersi a non poter più tornare indietro, conseguenza è una figuraccia terribile con tutta quella gente che è testimone. Questa strategia crea una pressione notevole che in alcuni casi si può rivelare vincente. Cʼè poi chi crede nella strategia opposta: conservare nel proprio cuore gli obiettivi e stupire le persone a fatti compiuti. Credo che la via migliore sta in mezzo, cioè condividere i propri obiettivi con persone a noi care, delle quali ci fidiamo e che possono aiutarci nel viaggio intrapreso oppure con chiunque incontriamo, anche casualmente, che, per un qualsiasi motivo, potrebbe darci spinta emozionale per raggiungerli più facilmente e rapidamente.
“Se condividi una buona idea abbastanza a lungo, prima o poi incontrerai le persone giuste” Jim Rohn
10 - Suddivisibile in sotto-obiettivi intermedi
Se nel cammino verso il nostro traguardo definiamo degli step intermedi, risulterà più facile controllare lo sviluppo del nostro lavoro, avere le giuste indicazioni per vedere sempre dove siamo e quanto dista ancora il raggiungimento del traguardo. Quindi, tanto più un obiettivo è impegnativo e ambizioso, il suddividerlo in sotto obiettivi - più ridotti e quindi più facilmente realizzabili della grande meta finale - ci renderà più semplice il lavoro perché dovremo solo concentrarci su di loro uno alla volta.
Obiettivo rigido, ma approccio flessibile!
Se da un lato è bene rimanere focalizzati sui propri obiettivi ed essere assolutamente rigidi nel rimanere centrati su di essi, soprattutto quando le difficoltà ci portano a metterli in discussione o ci fanno dubitare della loro fattibilità - dʼaltra parte è invece fondamentale essere flessibili nellʼapproccio, nei modi per raggiungere tali mete.
Per esempio, ti trovi a viaggiare con un tuo collega per oltre quattrocento chilometri e hai pianificato che sarà lui a guidare così tu potrai, nel frattempo, fare un poʼ di conti e sbrigare varie pratiche. Supponi, però, che a metà del tragitto, proprio mentre seduto comodamente stai lavorando col portatile, il tuo collega accusi unʼimprovvisa stanchezza: come ti comporti? Lo obblighi a continuare perché avevate deciso che così sarebbe andata oppure cambi programma dandogli il cambio alla guida e permettendogli di riposare, anche se questo significa non poter più terminare i tuoi conteggi e i tuoi rapporti settimanali?
È molto raro che un progetto pianificato sulla carta e poi trasportato nella realtà, non incappi in qualche inconveniente o imprevisto. Un aspetto importante da considerare è la flessibilità nellʼapproccio perché ci darà la possibilità di adattarci alle situazioni che cambiano e regolarci di conseguenza per aggiustare il percorso, rimanendo sempre focalizzato sullʼobiettivo. Questa è una qualità che ci permetterà di vedere eventuali nuove opportunità che potrebbero affacciarsi sul cammino e portarci a adattare tutta la nostra strategia, magari facilitandoci notevolmente il compito. Anche qui equilibrio e saggezza sono fondamentali, perché non bisogna certo inseguire ogni opportunità in cui ci imbattiamo, creerebbero solo confusione e la conseguente distrazione ci farebbe perdere di vista il nostro obiettivo originario.
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