Beneficium excussionis

Una questione spesso ricorrente in materia di diritto societario è prevista e disciplinata dall'articolo 2304 c.c.: il beneficium excussionis del socio di una società in nome collettivo. Innanzitutto la società e dunque l'enete sociale costituito dai soci deve essere tutelato di fronte al pericolo che i beni a questa destinati siano distratti e dunque sottratti come conseguenza delle vicende personali del socio, e proprio per tale ragione tutti i terzi che abbiano contrattato con la società hanno diritto al soddisfacimento sui beni sociali.

Per tale esigenza l'ente sociale è caratterizzato da un'autonomia patrimoniale, la quale ha come generale caratteristica, quella di rendere il patrimonio della società del tutto insensibile alle vicende relative ai patrimoni individuali dei soci. Propio per tale ragione l'esistenza dell'autonomia patrimoniale risponde all'esigenza di tutela dei creditori della società: l'articolo 2305 c.c. impedisce ogni azione del creditore personale del socio sul patrimonio sociale finchè dura la società.

Il legislatore però ha posto anche norme a garanzia dei singoli soci degli enti sociali di cui si discorre, stabilendo che la responsabilità personale gravante su di essi opera in via sussidiaria rispetto a quella della società, si tratta cioè del beneficium excussionis e cioè del beneficio del socio di preventiva escussione del patrimonio sociale. Tale beneficio opera in via di eccezione ed il socio sarà personalmente responsabile ove non provi l'esistenza di cespiti societari non solo sufficienti ma anche prontamente aggredibili dal creditore. La preventiva escussione del patrimonio sociale è quindi una condizione vera e propria per l'esercizio dell'azione sul singolo socio.