Banca: oltre ai soldi le competenze
La Banca è sorta con lo scopo di far sì che chi aveva delle disponibilità finanziarie, ma non sapeva come utilizzarle proficuamente, consentisse a chi aveva delle iniziative economiche, ma non i soldi, di poterle realizzare. L’intermediazione bancaria dava le necessarie garanzie al prestatore e al tempo stesso valutava le effettive capacità di realizzazione da parte dell’utilizzatore.
Nel corso del 19° secolo prendono corpo le Banche Popolari (vedi anche il libro “la Banca del Popolo” di Proudhon, traduzione italiana a cura di Stefano Taddei, edizioni Settimo Sigillo, 2005) e le banche di credito cooperativo. Non più il capitalista, ma la comunità locale si fa parte attiva di questa iniziativa economica a scopo di lucro, ma a beneficio dei molti partecipanti al capitale della banca o dei cooperanti.
I soci della banca popolare “vigilavano” sul buon andamento della stessa, segnalando eventuali “errori di valutazione” attraverso gli organi statutari: l’Assemblea, il Collegio Sindacale, Collegio Probiviri e, ove presente, il Comitato di Sorveglianza. Il Consiglio di Amministrazione, eletto dai soci, era il braccio operativo, ma i soci erano comunque “attenti”.
Con gli ultimi avvenimenti, vedi Banca Popolare di Bari, preceduti negli ultimi anni da troppi casi di banche in crisi e dissoluzione, viene da chiedersi: “ma i soci avevano cognizione della loro partecipazione?"
Dovendo rispondere NO, sorge il dubbio che le attuali forme di rappresentatività e vigilanza interna ed esterna non siano più adeguate ai tempi.
Nel particolare della BANCA POPOLARE DI BARI rileviamo come nel primo semestre 2019 sono cessati dal servizio 58 dipendenti, ma si è sentita la necessità di assumerne 40 nuovi a fronte di un organico finale di 2.987 unità di cui 1,1% dirigenti (33), 32,9% quadri direttivi (983) ed il 66% nelle diverse aree professionali (1971). Le spese per il personale, nel frattempo, sono salite a 100,9 milioni nel 1° semestre 2019, contro i 94 al 30/6/2018. In tutto il 2018 sono state di 168 milioni.
Il settore bancario si caratterizza per la sempre minor attrazione di lavoro umano a favore di un ricorso sempre più accentuato alla digitalizzazione, informatizzazione, fintech, credit scoring, ecc.
Il merito creditizio viene determinato su base statistica: il fattore umano e la valutazione prospettica di un progetto economico sono troppo soggettive e come tali necessiterebbero di adeguato supporto per poter avere peso specifico preponderante in una valutazione di adeguata profittabilità, unico elemento che possa garantire il ritorno, anche indiretto, del capitale prestato.
I soci ed i dipendenti delle banche popolari, vivendo sul territorio, avevano un certo “polso della situazione” e dell’andamento anche della singola azienda o persona e, quindi, “presidiavano” il rischio.
Il 21 luglio 2019 viene approvato il bilancio 2018 e nominato un nuovo Consiglio di Amministrazione. Amministratore Delegato viene nominato il dott. Vincendo De Bustis Figarola, nominativo ricorrente in molteplici crisi bancarie (MPS in primis). Il 13 dicembre 2019 la Banca d’Italia dichiara lo scioglimento del Consiglio di Amministrazione e l’Amministrazione straordinaria della Banca. Motivo: PERDITE PATRIMONIALI derivanti da perdite su crediti. Il Consiglio di Amministrazione del giorno prima (12/12) non aveva ritenuto di dichiararsi non idoneo a continuare l’attività: anziché rimettere il mandato ai soci hanno preferito farsi detronizzare dalla Banca d’Italia.
Poiché sono ancora in fase di accoglimento le istanze per i rimborsi alle Cassa di Risparmio di Ferrara, alla Banca Etruria, alla Cassa di Risparmio di Chieti, alla Veneto Banca ed alla Popolare di Vicenza, con possibilità di proroga fino al 18 aprile 2020 in corso di approvazione con la Legge di Bilancio, anziché procedere con la Risoluzione si è optato per la continuità sotto tutela in attesa dei nuovi finanziatori pubblici.
Le azioni sociali non saranno azzerate, anche se varranno decisamente meno del costo di acquisto, ed i soci tali rimarranno. Non sono stati di valido aiuto prima, verranno totalmente esclusi poi.
Domanda: il pubblico, oltre a dare i soldi, darà anche le competenze per fare banca?
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