Accertamento anticipato: illegittimità dell'atto impositivo, salvo urgenza


Accertamento anticipato: l'avviso di accertamento preceduto da processo verbale di constatazione non può essere emesso prima dei 60 giorni, salvo urgenza
Accertamento anticipato: illegittimità dell'atto impositivo, salvo urgenza

L'articolo 12 comma 7 della legge 212/2000 (Statuto dei diritti del contribuente) stabilisce che tra la data di consegna del Processo verbale di constatazione (PVC) e l'emissione dell'avviso di accertamento da esso promanante non possa trascorrere meno di 60 giorni. Detto termine è volto a consentire la preparazione di un idonea difesa al contribuente in ordine al contenuto del PVC sicchè possa anche spiegare idonea memoria difensiva prima dell'emissione dell'avviso.

"L'inosservanza del termine dilatorio di sessanta giorni per l'emanazione dell'avviso di accertamento [...] determina di per sé, salvo che ricorrano specifiche ragioni di urgenza, la illegittimità dell'atto impositivo emesso ante tempus": Così stabilì la Cassazione a Sezioni unite n. 18.184/2013. Tra le motivazioni non può trovare domicilio "la scadenza" del termine di decadenza per l'accertamento fiscale, causa imputabile non al contribuente, ma all'organzizzazione dell'Amministrazione finanziaria.

La norma statuale deve essere interpretata nel senso che l'inosservanza del termine dilatorio di sessanta giorni per l'emanazione dell'avviso di accertamento - termine decorrente dal rilascio al contribuente, nei cui confronti sia stato effettuato un accesso, un'ispezione o una verifica nei locali destinati all'esercizio dell'attività, della copia del processo verbale di chiusura delle operazioni - determina di per sé, salvo che ricorrano specifiche ragioni di urgenza, l'illegittimità dell'atto impositivo emesso ante tempus, poiché detto termine è posto a garanzia del pieno dispiegarsi del contraddittorio procedimentale, il quale costituisce primaria espressione dei principi, di derivazione costituzionale, di collaborazione e buona fede tra amministrazione e contribuente ed è diretto al migliore e più efficace esercizio della potestà impositiva.

Ecco, quindi, che il principio del contradditorio, sancito a livello unionale per l'IVA e i tributi armonizzati, trova in questo spazio temporale la sua codificazione nelle verifiche eseguite mediante accessi ispezioni e verifiche e detta tutela non può subire compressioni a causa dei termini di decadenza come di recente stabilito dalla Cass. 4242/2022.

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di Dott. Antonio Borghetti

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